Ormai siamo abituati a veder volare nel cielo droni di tutte le forme e dimensioni impiegati per i più svariati usi. Se solo fino ad alcuni anni fa pilotarli era un “privilegio” per pochi, oggi sono davvero alla portata di tutti. Basta un investimento di poche decine di euro per iniziare a prendere dimistichezza con questi straordinari velivoli.
I principali usi del droni per il controllo del territorio
Dall’ambito prettamente militare, i sistemi a pilotaggio remoto hanno trovato un terreno fertile per le operazioni di monitoraggio e controllo del territorio. Solo per presentare una breve panoramica:
Aree industriali/urbane/a rischio contaminazione: Si tratta di zone impervie da raggiungere sia con mezzi di terra che arei. Le videocamere installate sui droni sono in grado di fornire in tempo reale informazioni preziosissime sulle condizioni di una particolare area. Si pensi, ad esempio, alle stazioni petrolifere o ad una centrale nucleare. Un monitoraggio costante è fondamentale per scoprire il prima possibile eventuali malfunzionamenti che potrebbero causare incidenti dagli effetti potenzialmente pericolosissimi.
Raccolta dati sull’inquinamento ambientale: Sorvolando una specifica area i droni.- muniti di appositi sensori- riescono a rilevare preziose informazioni sullo stato della qualità dell’area trasmettendo agli organi competenti i dati necessari per poter adottare eventuali provvedimenti.
Mappature 3D, cartografie, fotogrammetrie, ortorettificazione, rilievi plano-altimetrici: Se per “fotografare” un territorio solo alcuni anni fa era obbligatorio impiegare elicotteri e macchinari costosissimi , oggi con i droni ed alcuni software grafici, i tecnici sono in grado di riprodurre fedelmente aree molto vaste in pochi giorni.
Pattugliamento, Controllo ordine pubblico: Il Mediterraneo è un mare sempre più “caldo” a causa del fenomeno migratorio ed i droni sono stati tra i protagonisti delle principali operazioni aeronavali di pattugliamento degli ultimi anni (Mare Nostrum, Triton, Frontex).
Si tratta, oviamente, di un elenco parziale. Le evoluzioni in questo campo sono sempre all’ordine del giorno ed in un immediato futuro potrebbero trovare nuovi campi di applicazione che adesso non possiamo neanche immaginare
Uccelli “spioni” dalla Cina
Se, dicevamo, sono ormai molteplici le tipologie, una in particolare desta una certa curiosità: i droni a forma di uccello per il controllo del territorio.
I sistemi di controllo del governo cinese sono estremamente raffinati, ma non è più un mistero che Pechino- attraverso agenzie militari e governative- abbia intuito le enormi potenzialità dei sistemi a pilotaggio remoto per controllare con efficacia un territorio sterminato. Non è più un mistero che da diverso tempo siano utilizzati droni a forma di uccello che- a differenza di quelli ad ali fisse o pale rotanti- sono in grado di riprodurre fedelmente le movenze dei volatili mimetizzandosi tra gli stormi. Uno stratagemma ingegnoso che permette loro di non dare nell’occhio, sorvegliando aree strategiche o difficilmente raggiungibili cono i mezzi di trasporto tradizionali.
Questi piccoli gioielli (pesano appena 200 grammi) sono muniti di telecamere ad alta definizione, sistema Gps integrato e sono capaci di volare ad una velocità di circa 40 km/h per circa 30 minuti.
Terra dei Fuochi, il drone che controlla i roghi in tempo reale
Il ministro italiano dell’Ambiente Sergio Costa ha annunciato che i droni si stanno rivelando un preziosissimo alleato per il controllo degli incendi o dell’abbandono incontrollato dei rifiuti in un’area particolarmente critica come la Terra dei Fuochi campana:
Siamo di fronte a una novità assoluta nel panorama mondiale: è la prima volta che tale tecnologia militare viene impiegata per affrontare problematiche ambientali, ponendo sicuramente l’Italia ai primi posti ed ai massimi livelli di eccellenza per l’impegno istituzionale in campo ambientale.
Noi non moliamo e chiediamo a tutti di considerare la Terra dei Fuochi e il suo presidio ambientale e sanitario una priorità del Paese Italia
Nel primo quadrimestre del 2019, rispetto allo stesso periodo del 2018, sono aumentati controlli, sequestri e anche arresti. Nelle due province di Napoli e Caserta, le attività controllate sono aumentate da 469 a 506; quelle sequestrate da 119 a 132; i veicoli sequestrati da 340 a 393, le persone controllate da 2930 a 4190, le arrestate da 19 a 3
Per vedere in azione il drone impiegato nelle operazioni di controllo, vedi questo video: