Regole Droni, tante novità all’orizzonte
L’enorme successo dei droni registrato negli ultimi anni ha sollevato numerosi problemi a livello legislativo in Italia ed in Europa. Secondo le stime dell’ENAC (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile), nel 2028 gli APR registrati ammonteranno a circa 270.000 unità (il 44% ad uso professionale) e, ampliando la sguardo a livello comunitario, i droni civili dovrebbero rappresentare nei prossimi 10 anni circa il 10% del mercato dell’aviazione del Vecchio Continente e nel 2035 sono previsti ben 7 milioni di esemplari nei cieli europei.
Un numero impressionante che la dice lunga sulla portata di questo fenomeno destinato a cambiare sempre più ambiti della nostra vita. I campi di applicazione dei droni sono ormai centinaia (fotografia, controllo del territorio, ricerca dei dispersi, rilevazioni, tutela del patrimonio artistico e naturalistico, commercio, pesca, operazioni militari ecc.) e sono destinati inevitabilmente ad aumentare.
Come si può ben capire, questo ha generato un intenso dibattito in merito alla necessità di armonizzare le norme e le procedure per la gestione dello spazio aereo sia in termini di sicurezza dei cieli che di privacy.
Il 22 agosto del 2018 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Nuovo Regolamento Europeo recanti le norme comuni per la sicurezza, la cui entrata in vigore è prevista entro il 2020/20201. Si tratta di importanti novità che se, saranno ratificate dal Parlamento Italiano, cambieranno sensibilmente le norme vigenti.
Differenza tra Aeromodelli e Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto
Prima di vedere quali sono i cambiamenti previsti dalle nuove direttive, vediamo quali sono le regole dettate dall’ENAC in Italia fino a questo momento. L’articolo 1 opera una netta distinzione tra Sistemi Aeromodelli a Pilotaggio Remoto e Aeromodelli. L’ente ha voluto “scindere” tra doni professionali e ad uso ricreativo, stabilendo una serie di norme apposite.
SAPR, Cosa prevede l’ENAC
I SAPR sono velivoli a pilotaggio remoto utilizzati a fini professionali.
Per i SAPR con massa operativa la decollo inferiore ai 25 kg non impiegato in aree critiche (zone non congestionate, lontano da assembramenti di persone, linee ferroviarie, autostrade, impianti industiali ecc.) non c’è l’obbligo di alcuna autorizzazione da parte dell’ENAC. Basterà presentare un’ autocertificazione (o autocertificazione) all’ente.
Per i SAPR di peso uguale o superiore a 25 kg. impiegato in aree critiche, la semplice autocertificazione non basta più: è necessario essere in possesso di un “patentino” o meglio una licenza di pilota della durata di 5 anni.
Il grado di sicurezza di un volo- ai sensi dell’art.7- viene misurato sulla base di alcuni parametri e fa riferimento all’entità del contatto visivo tra il pilota ed il velivolo:
VLOS (Visual Line of Sight): Il pilota ha un controllo assoluto orizzontale e verticale continuativo senza il bisogno di ricorrere a strumentazioni ottiche per il comando a distanza
EVLOS (Extended Visual Line of Sight): Per mantenere il contatto con il drone, il conducente deve dotarsi di apparecchi appositi (occhiali, cannocchiali ecc.)
BVLOS (Beyond Visual Line of Sight): La distanza è tanta che non ci sono le condizioni per garantire la sicurezza del volo, con il conseguente rischio di incidenti.
Regole per gli Aeromodelli
Aeromodelli: Utilizzati esclusivamente ad uso ricreativo o sportivo. Per pilotarli non è necessaria nessuna autorizzazione. Tuttavia, ovviamente, i piloti sono tenuti a rispettare tutte le regole di sicurezza e le limitazioni d’uso e sono gli unici responsabili di eventuali danni a persone o cose. Solo per citare alcune delle disposizioni più importanti:
Ammesso volare solo di giorno e mantenendo sempre il contatto visivo con l’aeromodello
Altezza massima 70 metri ed in un raggio di 200 metri di distanza
Divieto di sorvolo durante cortei, manifestazioni sportive.
Voli ammessi solo in zone non popolate, lontane da edifici ed infrastrutture
Vietato volare a meno di 5 km di distanza da aeroporti o obiettivi sensibili (strade, piazze, monumenti)
Attenzione al rispetto della privacy: Non è ammesso riprendere o fotografare le persone senza un esplicito consenso. La violazione della privacy è un reato perseguibile penalmente. Per le immagini o i video di carattere privato (foto di famiglia, ad esempio), non c’è alcun vincolo.
Rispettare le eventuali disposizioni emesse dalle amministrazioni locali competenti
Il Nuovo Regolamento Europeo
Come detto, entro il 2020-2021 dovrebbe entrare in vigore il nuovo regolamento europeo che uniformerà a livello comunitario standard e norme di sicurezza, intesa sia in termini di protezione dello spazio aereo che di tutela della privacy. È un provvedimento atteso ormai da diversi anni e che, finalmente, sembra essere giunto ad una fase avanzata.
Se le nuove regole saranno confermate ci saranno diverse importanti novità destinate a cambiare in modo significativo l’attuale panorama sia a livello amatoriale e professionale:
Obbligo di registrazione di qualsiasi drone (anche a scopo ludico) che superi i 250 grammi di peso
Ridefinizione dei criteri di volo negli spazi aerei: L’altezza massima consentita sarà misurata a partire dalla distanza dalla pista (protetta da una fly zone rettangolare). Ai suoi lati sarà consentito volare ad altezze variabili a seconda della tipologia di velivolo.
Obbligo della dotazione della funzione atterraggio automatico/sistema anticollisione a seconda del peso o dell’area di sorvolo se il pilota dovesse perdere il controllo del velivolo
Targhetta con i dati identificativi del sistema e dell’operatore sul mezzo aereo o sulla stazione di pilotaggio.
Conoscenza di tutte le norme di sicurezza da parte degli operatori e corsi di formazione on line prima di poter usare un drone con domande che verteranno su alcuni argomenti essenziali (sicurezza aerea, meteorologia, procedure operative, navigazione aerea, protezione della privacy ecc.).
Molti degli incidenti che si verificano durante le operazioni di volo non sono causati da problemi tecnici (che devono essere sempre messi in conto, ma non possono essere previsti) ma dalla distrazione o dalla scarsa conoscenza delle regole da parte dei piloti. E’ un problema che è stato segnalato in diverse occasioni e che le nuove regole sembrano voler affrontare davvero seriamente per la prima volta.
Registrazione obbligatoria su D-Flight: Un sito che nelle intenzioni dell’ENAC dovrebbe facilitare notevolmente la vita ai professionisti e agli hobbysti offrendo una serie di utili servizi:
Autenticazione dell’identità dell’utente via Web o App per gestire tutte le autorizzazioni
Registrazione APR nella banca dati ENAC e assegnazione del codice unico identificativo
Tracking in tempo reale per trasmettere alle forze dell’ordine l’identità del pilota, i dettagli del volo e la posizione.
Georeferenziazione: Tramite il sito D-Flight sarà possibile consultare mappe geografiche, regole del volo, la concentrazione di velivoli in un determinato spazio aereo, le condizioni meteo ecc. In questo modo i piloti potranno pianificare le operazioni di volo con maggior sicurezza.
Droni giocattolo in no fly zone sotto responsabilità del pilota
Le novità sono, dunque, come abbiamo visto sono molte e significative. In tal senso, l’ENAC sarebbe intenzionato ad accelerare questo processo prima del 202o/2021 per rendere la transizioe meno “traumatica” per tutti i piloti. Ogni cambiamento, infatti, genera sempre paura ed incertezza.
Cosa cambia ora?
Le nuove regole europee, dunque, una volta entrare in vigore cambieranno in modo significativo le abitudini e le procedure da seguire per gli hobbysti ed i professionisti.
È bene precisare, tuttavia, che fino a questo momento si tratta solo di linee guida che potrebbero subire cambiamenti più o meno importanti. I tempi delle burocrazia, infatti, sono sempre molto complessi e “volubili”.
Sin dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale il 22 agosto 2018 in molti hanno dato le cose come già fatte.
In realtà, fino a quando non saranno ratificate dagli organismi preposti, resteranno valide le norme stabilite dall’ENAC e tutti saranno tenuti ad attenersi alle stesse.