Sono sempre più noti, richiesti sul mercato, apprezzati: parliamo dei droni. Già: ma cosa sono i droni? E, ancor meglio, cosa possono fare i droni?
Come funzionano, quali sono le loro capacità, e quali scegliere?
Questa è una delle serie di domande principali che ci si pone rispetto ai droni, e la risposta è a dir poco articolata. Abbiamo provato a fare un pò di chiarezza circa le funzioni specifiche dei droni.
Guida ai droni: cosa possono fare, quali sono le principali funzioni e capacità
Partiamo da un fatto certo: il mercato dei droni è in forte crescita in questi anni. Se già c’è stato una sorta di boom, è previsto, per il prossimo quadriennio un aumento dei flussi di mercato sui droni di ben oltre 43 miliardi di dollari.
In ambito di crescita così esponenziale non si può non chiederci a cosa servano, quali siano le sue funzioni e che cosa sanno fare i droni.
A questo si lega la domanda collaterale, quella più ovvia: quale scegliere?
Il primo dato è chiarire cosa sia un drone. Si tratta di “aeromobili a pilotaggio remoto” (APR) ovvero apparecchi volanti che non hanno pilota a bordo, e dunque son pilotati da un computer di bordo o da un pilota che li dirige da remoto con un radiocomando o magari con smartphone o tablet. Vengono anche ricordati come sistemi a pilotaggio remoto (SAPR).
Se state pensando ai classici, storici aeroplani telecomandati, in realtà siete un pò fuori strada: il drone è un mezzo aereo sofisticato e tecnologicamente molto avanzato: usato in ambiti professionali e non, e contraddistinto da un livello di tecnologia altissimo.
Si tratta dunque di
“oggetti volanti” che, tramite un piccolo motore, hanno la possibilità di volare negli spazi aperti e permettono di realizzare diverse operazioni, dagli scatti fotografici al trasporto di cose o anche persone, passando dall’uso nella agricoltura, nel cinema, e ovviamente nell’industria militare.
APR, aeromobili a pilotaggio remoto, è l’acronimo italiano con cui ormai definiamo i droni che spesso vengono citati con altri acronimi come
- RPA (Remotely Piloted Aircraft),
- RPV (Remotely Piloted Vehicle),
- ROA (Remotely Operated Aircraft)
- UAV (Unmanned Aerial Vehicle)
- UVS (Unmanned Vehicle System).
Come funzionano i droni e principali caratteristiche
Diversi droni sono oggi controllati con un’app sul tablet, o sullo smartphone o tramite il computer, a differenza ancora di altri che vengono gestiti da un telecomando simile a quello di una console per i videogiochi.
I droni più professionali possono raggiungere anche i 2 chilometri di distanza mantenendo una connessione col controller stabile, mentre per quanto riguarda l’autonomia di norma possono volare per pochi minuti (15-20 per i droni di fascia medio-bassa), benché in verità il drone professionale possa arrivare anche a 1 ora.
I droni funzionano in generale in due modalità:
- pilotati con radiocomando: consente al drone di essere condotto in tempo reale da un pilota
- non pilotati: in poche parole si muovono in modo autonomo e realizzano il proprio compito (dopo, ovviamente, una programmazione del “computer di bordo” o con un controllo remoto via software)
La differenza è che:
- Nel primo caso di definiscono RPA -Remotely Piloted Aircraft: parliamo cioè della tipologia di drone più comune per ciò che concerne l’uso personale. Si tratta di sistemi contraddistinti da radiocomando tramite cui il drone viene pilotato in tempo reale. Nello specifico, questi droni sono in grado di realizzare varie attività chiave, come per esempio le tanto amate riprese video dall’alto. Ad ogni buon conto si sta parlando di droni che hanno bisogno di un discreto livello di pratica per poter essere usati.
- Nel secondo caso, al contrario, si entra nell’ambito di una categoria di mezzi che viene conosciuta come UAV -Unmanned Aerial Vehicle: in questo contesto si sta trattando di mezzi che non possono essere condotti e che svolgeranno le varie operazioni per cui sono concepiti in modo del tutto autonomo, durante il volo. Queste iniziative ovviamente non sono lasciate alla mercè dell’ignoto:al contrario, vanno impostate in modo preventivo così che di fatto sia possibile sfruttare il drone senza andare incontro alle variabili umane. In poche parole, il drone realizza ognuna delle articolari esigenze per cui verrà programmato. Tipo? Nel cinema, per esempio, per realizzare la ripresa di un evento: si potrà impostare l’altezza di volo, indicare quando e come il drone dovrà riprendere, da quali diverse angolature.
Tipi di drone e differenza di funzioni e peculiarità
A seconda del tipo di drone (per hobby o professionale) e, ovvio, della fascia di prezzo, si parla di droni con diversi tipi di telecamera/videocamera incorporata e anche di funzioni.
Alcune delel principali funzioni infatti, nei droni, sono direttamente connesse alla videocamera. E possono cambiare in base alla:
- risoluzione di foto e video che è in grado di produrre (VGA, HD, Full HD, 4K)
- della stabilizzazione della camera: ad esempio i droni professionali sono dotati di un sistema di stabilizzazione chiamato Gimbal. Il quale mantiene ferma la videocamera sul suo asse, e pertanto le immagini sono ferme senza sbavature o interferenze da vibrazione.
- funzionalità FPV (First Person View) grazie a cui di fatto i piloti di droni possono vedere in tempo reale le foto scattate dalla fotocamera o le riprese video realizzate dalla telecamera integrata o caricata sul drone.